
Colonna "PANSPERMIA", cm 240, modellata nel 1998
Dieci dodecaedri che rappresentano una personale interpretazione del ciclo dell’acqua attraverso gli elementi.
Dal basso all’alto: dall’acqua alla terra, dalla terra al fuoco, dal fuoco all’aria, dall’aria di nuovo all’acqua e inizio di un nuovo ciclo, simbolizzato anche dal numero dieci.
Panspermia è la ripresa moderna di una concezione evolutiva in cui si descrive come la vita sia potuta arrivare sul pianeta Terra dallo spazio grazie alle particelle di ghiaccio contenenti forme di vita primordiali lasciate dalle scie delle comete, il cui nucleo è formato fondamentalmente da ghiaccio, composti carbonici e altro.
Una parte dell’acqua terrestre è arrivata dallo spazio e negli ultimi decenni è stato misurato in quantità maggiore di quanto creduto prima: viaggiando nello spazio siderale la Terra attraversa costantemente scie recenti e antiche di comete, questo è simbolizzato nella parte alta e chiara (aria) della colonna con il movimento spiraliforme di strisce colorate (le comete).

La forma dodecaedrica è stata scelta in sintonia con la descrizione fatta da Platone nel Timeo, nel capitolo dedicato ai cinque volumi platonici, dove fa corrispondere un elemento ad ogni volume: il dodecaedro, essendo il più armonico in quanto formato da pentagoni e più vicino alla forma sferica, simbolizza il cosmo, o il quinto elemento, sintesi degli altri quattro.

In questo contesto mi ha fatto grande impressione la lettura di una delle più recenti teorie dove si descrive un modello dell’universo leggermente curvo e come un aggregato di dodecaedri: ciò viene spiegato dall’ assenza di dati raccolti ad angoli grandi, simili a quello dei vertici di un dodecaedro, nella misurazione delle lunghezze d’onda presenti nel cosmo.

"la recherche", dic. 2003 dodecacosmo

"nature", ottobre 2003
Un altro notevole riferimento sono le esperienze fatte dal giapponese Masaru Emoto con cristalli di ghiaccio la cui forma cristallina esagonale più o meno perfetta rispecchia la minore o maggiore purezza dell’acqua.
E’ stupefacente quello che si verifica alla struttura cristallina quando l’acqua è sottoposta a brani musicali o a frasi scritte o pronunciate e poi fotografata a meno cinque gradi centigradi: pare apprezzi maggiormente Bach e Mozart piuttosto che heavy metal o dark rock, sutra vedici piuttosto che insulti, nomi di santi piuttosto che nomi di dittatori, dimostrandolo con il grado di perfezione della simmetria cristallina del ghiaccio.


cristalli di ghiaccio con la tipica geometria esagonale
Come intrepidi ragni cosmici, le comete si lanciano nel vuoto infinito (che vuoto non è) lasciandosi trasportare dai campi gravitazionali attraverso i sistemi solari, intessendo ragnatele di pulviscolo acqueo ghiacciato attraversate da pianeti che vengono fecondati da molecole di origine sconosciuta.
Una sola madre: la Terra, accogliente ricettacolo di acque (informazioni) cosmiche.
Infiniti padri: le innumerevoli comete che attraversano da sempre il cosmo.
Come nella telegonia: dove le tracce di sperma lasciate dagli amanti precedenti possono, se abbastanza resistenti, partecipare alla creazione di una nuova vita.
Ne sapevano forse qualche cosa le prostitute sacre dei templi babilonesi dedicati a Ishtar?

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